C’è stato un tempo, neanche troppo lontano, in cui Bari Vecchia, il vero cuore della città capoluogo della Puglia, era considerata una zona piuttosto malfamata, una di quelle dove era meglio evitare di passare. Oggi per fortuna le cose sono decisamente cambiate. Negli ultimi 10 anni infatti, grazie ad un processo di riqualificazione e all’apertura di numerosi locali, Bari Vecchia è diventata una delle zone più amate e frequentate sia dagli abitanti del luogo, sia dai turisti.
Impossibile non fare un parallelismo con altre due importanti città del sud, che nell’ultimo decennio hanno saputo valorizzare l’immenso patrimonio sia artistico che culturale del loro centro storico, ovvero Palermo e Napoli. A Palermo ci vivo ed a Napoli ci sono stata di recente, e vi posso assicurare che passeggiare nei loro centri storici e vederli così animati e così pieni di turisti è un’esperienza che ti arricchisce, passo dopo passo, che ti fa capire quanto male ci abbia fatto la criminalità e quanto la voglia di riscatto è stata in grado di fare.
Ed è proprio in virtù di tutto questo che durante il nostro viaggio in Puglia abbiamo deciso di dedicare un pomeriggio alla visita di Bari Vecchia.
Bari Vecchia altro non è che lo storico quartiere San Nicola, che si trova tra il Porto Vecchio ed il Porto Nuovo, ed è delimitato ad est dalle Mura cittadine. Decidiamo di fare una gran bella passeggiata esplorativa ed è per questo che lasciamo l’auto sul lungo e trafficato lungomare di Bari, esattamente di fronte alla gigantesca ruota panoramica che è stata installata lo scorso dicembre e che verrà dismessa dopo la festa di San Nicola. Una passeggiata piuttosto piacevole, considerata anche la bella giornata. A farci compagnia bambini indecisi se tuffarsi o meno in acqua, coppie che camminano mano nella mano, pescatori che cercano di venderci la poca merce rimasta e gli abitanti del luogo che, esattamente come noi, si stanno godendo questo pomeriggio.
Bari Vecchia: il Duomo di San Nicola
Arrivati al Fortino di Sant’Antonino abbandoniamo il lungomare e ci incamminiamo verso l’interno. Arriviamo così a Piazza San Nicola, dove di trova appunto il Duomo di San Nicola, santo patrono della città, molto venerato da queste parti, al quale viene dedicata una festa piuttosto imponente. La chiesa, costruita a partire dal 1087, è in perfetto stile romanico, con una facciata ed un interno molto sobrio e massiccio. Nella cripta della chiesa, alla quale si accede tramite una scalinata, sono custodite le reliquie del santo.
Bari Vecchia: le caratteristiche stradine interne
Esattamente di fronte la chiesa si trova il Portico dei Pellegrini e superato l’arco entriamo nella parte più interna del quartiere. E mi sento a casa! Tra strade strette e lastricate, bancarelle, negozietti, case al piano terra con le persiane aperte, motorini ad ogni angolo e tanto street food, non posso che continuare a fare il parallelismo con la mia Palermo. Ma a proposito di street food, perché non provare qualcosa?
Street food a Bari Vecchia: le Sgagliozze
Ad attirare la mia attenzione è proprio una di queste abitazioni al piano terra che espone sulla persiana un cartello, ” Da Maria Sgagliozze“. Al suo interno un enorme pentolone stracolmo di olio bollente dove vengono fritti dei quadrati di polenta, serviti in un “cuoppo” di carta e spolverati di sale. Si tratta appunto delle Sgagliozze, una delle pietanze tipiche del borgo barese. Possiamo farcela sfuggire? Ma per chi ci avere presi? Le mangiamo così, ancora ustionanti, grondanti di olio bollente, seduti sui gradini di una chiesa mentre dei ragazzini giocano a pallone e rischiano di colpirci in pieno! Non è bellissimo tutto ciò? A me queste cose fanno impazzire.
Bari Vecchia: la Cattedrale di San Sabino
Svoltato l’angolo arriviamo a Piazza dell’Odegitria dove si trova la Chiesa di San Sabino, la cattedrale dedicata all’altro santo protettore della città (perché uno solo non bastava). Anche qui lo stile romanico la fa da padrone.
La più buona focaccia di Bari Vecchia
Grazie alla telefonata con un abitante del posto apprendiamo che qui vicino, a circa 90 metri, si trova il panificio Santarita dove viene preparata la migliore focaccia di Bari. Come resistere a questa ennesima tentazione? Infatti non resistiamo. Le notizie corrono veloci perché la fila è lunga e ci tocca aspettare un bel po’ prima di potere gustare le nostre buonissime focacce appena sfornate e rigorosamente mangiate in piedi, accompagnate da birra fredda rigorosamente bevuta alla bottiglia (perché la birra nei bicchiere di carta è un’eresia). Ho avuto la possibilità di assaggiare altre focacce durante questo mio viaggio in Puglia ma devo ammettere che questa le supera tutte e vale la pena tornarci solo per rimangiarla!
I più buoni panzerotti di Bari Vecchia
Ci sediamo davanti al Castello Svevo per ammirare il sole che scende ed il cielo che da rosso diventa di un blu sempre più scuro. Ma la nostra ingordigia non ha fine. Voglio dire, siamo qui a Bari e non li dobbiamo assaggiare i famosi panzerotti? Dai, siamo in vacanza, mandiamo a quel paese tutte le regole e ci fiondiamo a piazza del Mercantile dove si trova Cibò, famosissima rosticceria celebre per i suoi buonissimi panzerotti. Anche qui bisogna attendere prima di entrare ma riusciamo con un pizzico di fortuna a beccare l’ultimo tavolino libero. Ne gustiamo varie versioni, dal classico pomodoro e mozzarella a quello con mortadella. Tutti davvero ottimi. C’è giusto lo spazio per un gelato alla gelateria di fronte e per oggi penso che abbiamo dato abbastanza.
Non c resta che tornarcene alla nostra auto, stanchi ma soddisfatti, per questa piacevole e golosa passeggiata.
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