La prima cosa che notiamo appena arrivati n Val di Non sono le immense distese di coltivazioni di mele. Chilometri e chilometri di alberi disposti in fila con mele gialle, sode e succulenti, che tra poche settimane diventeranno rosse e saranno pronte per essere raccolte. Un paesaggio incredibile che si mescola al paesaggio naturale di questa valle che si trova nel Parco Naturale Adamello-Brenta.
Ed è proprio in questa valle così ricca di scenari suggestivi che si trova quello che viene considerato uno del laghi più belli di tutto il Trentino: il lago di Tovel. Si tratta di un lago naturale non molto grande ( 360.000 metri quadrati, con una profondità massima di 39 metri) caratterizzato da acque trasparenti e cristalline e da fondali colore smeraldo che nulla hanno da invidiare agli scenari caraibici.
Un luogo incantevole, capace di trasmettere un senso di pace e di relax che solo pochi altri luoghi sanno trasmettere. Pace aiutata anche dal fatto che qui il telefono non prende. Evviva!
Caratteristiche del lago
- Tipo di lago: naturale
- Superficie: 360.000 metri quadrati
- Profondità massima: 39 metri
- Altitudine: 1.178 m.
- Perimetro: circa 4 km
Come arrivare al lago di Tovel
Per arrivare la lago di Tovel occorre raggiungere la località di Tuenno ed imboccare la strada provinciale n. 14 della Val di Tovel che costeggia il Rio Tresenga. Esistono diversi parcheggi lungo la strada. Il più vicino è posto proprio all’ingresso del lago.
La situazione però cambia durante il periodo estivo, ovvero quando l’afflusso di visitatori è decisamente maggiore. Man mano che i parcheggi si riempiono, la strada viene chiusa, e per arrivare al lago occorre utilizzare un servizio navetta che parte proprio dal paese di Tuenno e percorre tutta la strada. La navetta parte ogni mezz’ora ed il costo del biglietto è di € 2,00.
Cosa fare sul lago di Tovel
Sono molte le attività che si possono fare sul lago di Tovel. Se avete solo voglia di rilassarvi allora portate nel vostro zaino un bel telo e stendetevi in una delle tante comode spiaggette che si trovano attorno al lago. Qui il relax non mancherà di certo e se le temperature sono abbastanza calde potrete anche permettervi il lusso di un bel bagno rinfrescante nelle acque colore smeraldo del lago. Sono così invitanti da indurre in tentazione anche chi come me è abituato all’acqua del mare e guarda con molta diffidenza le acque chiuse di un lago. Peccato solo non avere portato con me il costume!
Se invece volete scoprire tutti i segreti del lago ed avete voglia di camminare. allora potete percorrere il sentiero attorno al lago. Si tratta di un sentiero facile, di circa 4 km, con un dislivello quasi inesistente, che vi permetterà di ammirare il lago da ogni angolazione. Quello che colpisce, oltre al colore delle acque, è che in mancanza di vento il lago diventa uno specchio naturale che riflette le alte vette delle Dolomiti dl Brenta, creando scenari da cartolina degni di essere immortalati.
Lungo il percorso si trova il centro visitatori “Casa del parco lago rosso“. E proprio qui noi abbiamo trovato diversi stand gestiti dalla pro loco che ci hanno fatto assaggiare diversi prodotti a base di mele. Il modo migliore per rifocillarsi dopo una bella camminata!
Dove mangiare sul lago di Tovel
L’ideale sarebbe portarsi dietro il classico cestino e fare un bel pic nic sul lago circondati dal silenzio, dalla natura e dal canto degli uccellini. Ma se non riuscite ad organizzarvi in tal senso o se vi scoccia portarvi dietro la roba da mangiare, ci sono alcuni bar dove potere acquistare panini e bibite, ed alcuni ristoranti.
Noi abbiamo pranzato allo Chalet Tovel, che si trova all’inizio del percorso e accanto al parcheggio. Atmosfera tipica, piatti con prodotti del luogo preparati in casa e prezzi accettabili.
La leggenda del lago rosso
Il lago di Tovel è diventato famoso anche con il nome di lago rosso, nome che non gli è stato dato a caso. Infatti fino a qualche anno fa le acque del lago in alcuni punti assumevano un innaturale colore rosso vivo impossibile da non notare. Come è possibile una simile colorazione?
Una leggenda ci spiega questo fenomeno. Si narra infatti che la principessa Tresenga, figlia unica del re di Raiolo, avesse molti pretendenti che la chiedevano in sposa. Nessuno di loro tuttavia riuscì a conquistare il cuore di Tresenga che li rifiutò tutti, uno per uno. Tra questi c’era anche Lavinto, re di Tuenno, che dopo numerosi rifiuti decise di passare alle maniere forti. Mandò infatti il suo esercitò per costringere la principessa a sposarlo. Ma né la principessa né l’intero popolo cedettero all’arroganza di Lavinto e scoppiò una guerra. La città di Raiolo venne sconfitta e fu lo stesso Lavinto a trafiggere la principessa con la spada uccidendola. Il suo sangue finì sulle acque del lago che da quel giorno assunsero il colore rosso.
Ma esiste una spiegazione meno romantica, meno drammatica e molto più scientifica che spiega questo fenomeno. Il colore rosso era provocato dalla presenza di un’alga, la Tovellia sanguinea, che proprio durante i mesi caldi dell’estate fioriva. Questa alga non cresce più sul lago ed è per questo che il fenomeno è scomparso.
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