La prima tappa del tour dei castelli bavaresi prevede la visita del palazzo di Herrenchiemsee, che si trova in una cornice assai suggestiva. Il palazzo infatti è stato costruito su un’isola del lago Chiemsee, la Herreninsel.
Partiamo da Monaco di Baviera intorno alle 9 del mattino, avvolti da una fitta nebbia e con una temperatura che si aggira intorno ai 12 gradi. Le condizioni climatiche ci sembrano avverse ma per fortuna mentre percorriamo la Deutsche Alpenstrasse la nebbia si dirada fino a sparire del tutto, lasciando il posto ad una gradevole giornata soleggiata con una temperatura massima di 22°. Arrivati a Prien lasciamo l’auto nel parcheggio a pagamento di fronte il porto ed acquistiamo i biglietti per il battello. Sul lago Chiemsee si trovano 2 isole: la Herreninsel (che letteralmente vuol dire “Isola degli uomini”) e la Fraueninsel (Isola delle donne) più piccola ma molto suggestiva.
Il lago è molto grande ed oltre ai battelli di linea ci sono parecchie imbarcazioni private che lo percorrono. La prima cosa che facciamo appena sbarcati sulla Herreninsel è acquistare il biglietto “Königsschlösser“, ovvero il biglietto cumulativo per la visita dei tre castelli di re Ludving: Herrenciemsee, Liderhof e Neuschwanstein. Prenotiamo anche la visita guidata in italiano. L’unico modo per visitare il castello infatti è tramite una visita guidata in gruppi. Per raggiungere il palazzo ci sono 2 alternative: una carrozza con i cavalli o a piedi. Decidiamo di farci questi 30 minuti di strada a piedi, attraverso il sentiero in mezzo ai boschi. Il paesaggio è molto suggestivo e la bella giornata ci dà la possibilità di fotografare delle farfalle che per nulla intimorite dalla gente si posano sui fiori tra i cespugli.
Arrivati finalmente davanti al palazzo non possiamo fare a meno di notare la sconcertante somiglianza con il palazzo di Versailles. Il castello infatti è noto come la Versailles Bavarese e fu costruito intorno nel 1878 da Ludving II in onore di Luigi XIV. Purtroppo il castello è rimasto incompiuto e quindi è stato completato il solo corpo centrale.
Le stanze del castello
Una somiglianza che comunque diventa ancora più palese visitando le stanze del palazzo, come ci spiega la nostra guida parlante italiano con un forte accento tedesco. Basti pensare che nel castello non ci sono immagini né del re né della sua famiglia (Ludving era un accanito fan del detto “Parenti serpenti”). Al contrario le statue e i quadri raffiguranti Luigi IV e la sua famiglia si trovano dappertutto.
Purtroppo non è consentito fare foto all’interno e quindi non vi posso postare le immagini. Le stanze che mi hanno colpita di più sono state:
la Camera da letto di rappresentanza (mai utilizzata per dormire), dove si tenevano le udienze del mattino e della sera, ricca di stucchi, tessuti pregiati ed opere d’arte di inestimabile valore;
la Galleria degli specchi, perfetta imitazione di quella di Versailles. Nei suoi quasi cento metri di lunghezza si contano 33 lampadari, 44 candelabri e oltre 1900 candele, la cui luce si rifletteva in tutti gli specchi. Immaginate lo spettacolare gioco di luci! Questa stanza non fu mai utilizzate per feste di nessun genere. Ludving trascorse in tutto un centinaio di giorni in questo castello ed era sempre da solo. Tuttavia le candele di questa sala venivano accese ogni sera;
il tavolo della sala da pranzo, chiamato Tischlein-deck-dich, ovvero il tavolo che si apparecchia da solo. È una incredibile e ingegnosa macchina che tramite un meccanismo particolare veniva calato giù in cucina, apparecchiato e poi riportato nella sala da pranzo. Probabilmente vi starete chiedendo il motivo di tale marchingegno. La risposta è davvero singolare: il re non voleva avere contatti con nessuno, neppure con la servitù e questo era l’unico modo per potere mangiare in santa pace.
Ancora più singolare era la preparazione del cibo. Nel palazzo non esisteva la cucina. Il cibo veniva preparato sulla terraferma; con un’imbarcazione veniva portato sull’isola e quindi fino al castello. Ovviamente era freddo!
Altro elemento di grande valore in questa sala è il grande lampadario in pregiata e raffinata porcellana di Meissen.
Il giardino
Dopo l’affascinante e appagante visita al castello, della durata di 40 minuti circa, procediamo con la visita dei giardini, ricchi di fontane e fiori. Per fortuna non esiste alcun divieto a fotografare gli esterni ed è qui che la mia reflex si è potuta finalmente sfogare. Tutta l’isola è un parco unico di 230 ettari con boschi, pascoli e frutteti e magnifiche vedute sulle alpi o sul castello. Un panorama splendido, che mi lascia un senso di appagamento raramente provato.
Dopo la visita del castello andiamo a rifocillarci in uno dei ristoranti sull’isola, dove mangiamo wurstel, patate, crauti, e la famosa e buonissima birra bavarese. A fine pasto ovviamente strudel di mele!
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