Mosaici bizantini di Palermo: storia, luoghi e simbolo di unione culturale

Cristo Pantocratore mosaici a Palermo

Se Ravenna è la capitale dei mosaici paleocristiani e bizantini, Palermo è la capitale dei mosaici bizantini-arabo-normanni. E’ vero che questa tipologia di mosaici esiste solo a Palermo, e che quindi non ci sono rivali, ma la qualità e il significato di questi mosaici è tale da renderli preziosi per la cultura a livello mondiale. E non a caso sono stati dichiarati patrimonio UNESCO nel 2015.

Una perfetta fusione di culture differenti

I mosaici di Palermo rappresentano uno degli esempi meglio riusciti di perfetta fusione di culture differenti. Per farvi capire di che cosa stiamo parlando dobbiamo fare un bel balzo indietro nel tempo.
Il 24 giugno del 1059, dopo anni di lotte reciproche, il papa e i Normanni decidono non solo di porre fine alle ostilità, ma stringono un patto di alleanza destinato a cambiare la geografia del sud d’Italia. In quel Trattato di Melfi il papa conferisce a Roberto il Guiscardo degli Altavilla il titolo di conte di Puglia, Calabria e Sicilia.

C’era però un piccolo ma significativo problema: la Sicilia era in mano agli arabi e doveva essere quindi conquistata, con l’impegno di riportare il cristianesimo nell’isola. Impresa che effettivamente viene portata a termine da Roberto il Guiscardo e soprattutto dal fratello minore, Ruggero, che diviene il Conte Ruggero.

Ruggero quindi riporta in cristianesimo nell’isola, distruggendo le moschee e proponendo vescovi e arcivescovi che vengono consacrati dal papa. Ma Ruggero rimane affascinato dalla multiculturalità presente in Sicilia. Oltre agli arabi, infatti, era presente una forte componente bizantina, figlia della precedente dominazione, che di fatto non aveva mai abbandonato l’isola e che viveva in armonia con quella araba.

Dalla fusione quindi di queste 3 culture nasce quello che poi è stato coniato come stile arabo-normanno ma che andrebbe giustamente chiamato stile bizantino-arabo-normanno. Uno stile che caratterizza molti edifici a Palermo (e in provincia), prevalentemente religiosi, ma non solo.

I luoghi dei mosaici bizantini di Palermo

In questo articolo quindi vi porto alla scoperta di questi magnifici edifici che ancora oggi conservano un ricchissimo patrimonio storico, artistico e culturale, e che ogni anno affascinano migliaia e migliaia di visitatori.

Questi luoghi sono stati costruiti tutti durante il periodo del Regno di Sicilia sotto la dinastia normanna. Un periodo breve ma intenso, che va dal 1130 (anno in cui Ruggero II viene incoronato re) fino al 1189 (anno in cui muore Guglielmo II). I luoghi sono questi:

Scopriamo adesso uno per uno tutti questi tesori.

La Cappella Palatina

Cappella Palatina di Palermo

Il nostro viaggio alla scoperta dei mosaici bizantini a Palermo non può che iniziare da quella che Guy de Maupassant nell’800 definì la chiesa più bella del mondo. Ora noi non possiamo sapere se Guy de Maupassant ha ragione o meno, anche perché dovremmo conoscere la totalità delle chiese di tutto il mondo per potere esprimere un tale giudizio. Ma possiamo affermare con certezza che questa chiesa suscita un sonoro “Wow” in ogni visitatore, anche se tale visitatore ha già avuto modo di visitare la suddetta chiesa più e più volte in passato.

La Cappella Palatina viene realizzata per volontà di Ruggero II all’interno del Palazzo Reale, come appunto cappella di palazzo. Si tratta di un edificio di piccole dimensioni, lunga appena m. 32 e alta m 18. Forse saranno le dimensioni ridotte a rendere il tutto molto avvolgente, o forse semplicemente la ricchezza delle decorazioni.

A cominciare dal pavimento in marmo, con la tipica decorazione cosmatesca romana alla quale però si aggiungono alcune decorazioni tipiche del mondo arabo; si prosegue poi con i mosaici che si stendono lungo tutte le pareti, compresa l’abside e la cupola; e si termina con il soffitto in legno con decorazioni ancora una volta tipiche del mondo arabo.

Tra le decorazioni in marmo spicca il Cristo Pantocratore sia nell’abside che nella cupola; scene dell’Antico e del Nuovo Testamento; scene della vita dei santi Pietro e Paolo (titolari della chiesa); e poi rappresentazione di profeti, patriarchi e arcangeli.

Data inizio costruzione: 1129
Dove si trova: Palermo, piazza del Parlamento 1

Chiesa di Santa Maria dell’Ammiraglio (la Martorana)

Chiesa dell'Ammiraglio Martorana Palermo

Se lo stile bizantino-arabo-normanno è tipico di Palermo, la Chiesa di Santa Maria dell’Ammiraglio rappresenta un unicum. Ancora una volta ci troviamo di fronte ad una chiesa di piccole dimensioni, inizialmente a pianta quadrata, voluta dall’ammiraglio Giorgio d’Antiochia, braccio destro del re Ruggero II. La chiesa è dedicata alla Madonna dell’Assunta.

Dicevo un unicum perché questa chiesa, dopo essere stata annessa ad un convento di clausura in età barocca, è stata allungata e decorata con lo stile del tempo. Non è raro trovare chiese di età medievale modificate in età barocca (anzi è quasi una prassi), tuttavia lo stacco di decorazione è veramente netto e lascia percepire in modo chiaro il cambio di stile.

Ma tornando ai nostri mosaici bizantini a Palermo, ancora una volta vediamo rappresentato il Cristo Pantocratore nella cupola, oltre che ad una serie di santi e profeti che riempiono le pareti. Spiccano alcuni mosaici particolarmente significativi. Come quelli che rappresentano la Natività e la Dormitio Virginis. E soprattutto il mosaico che rappresenta l’incoronazione del Re Ruggero II, che nella realtà avvenne per mano del papa, mentre nel mosaico ad incoronare Ruggero II è Cristo stesso.

Data completamento: 1143
Dove si trova: Palermo, piazza Bellini

Duomo di Cefalù

Duomo di Cefalù

A circa 70 km da Palermo si trova Cefalù, un borgo ai piedi delle Madonie che si affaccia sul mare, abbastanza lontano dalla capitale del regno. Perché Ruggero II ha voluto costruire qui una cattedrale di così grandi dimensioni?

La leggenda narra che il re, in seguito a uno scampato naufragio, decise di fare realizzare una grande chiesa nel luogo dell’approdo, che è appunto Cefalù Chiesa che doveva anche diventare mausoleo familiare, con la realizzazione di due splendidi sarcofagi in porfido rosso, il marmo che usavano gli imperatori romani per le loro sepolture.

Un progetto piuttosto ambizioso che prevedeva la decorazione musica per tutte le pareti interne, come già avvenuto per la Cappella Palatina e per la Chiesa dell’Ammiraglio. Purtroppo la morte del re fece perdere interesse per il sito. Il re tra l’altro fu sepolto a Palermo in un sarcofago molto più semplice rispetto a quello che aveva fatto realizzare. Sarà il nipote Federico II ad usare i due sarcofagi fatti costruire da Ruggero II.

Ad oggi i mosaici sono visibili solo nella zona dell’abside.

Data inizio costruzione: 1131
Dove si trova: Cefalù (PA) piazza Duomo

La Sala di Ruggero del Palazzo Reale

Sala di Ruggero Palazzo Reale Palermo

Mosaici si trovano anche all’interno del Palazzo Reale, e più precisamente nella Sala di Ruggero, una delle poche sale superstiti del periodo normanno Il palazzo infatti, essendo stato in seguito sede di altri regnanti di altre casate, ha subito diverse modifiche.

La Sala di Ruggero si trova all’interno della Torre della Gioaria. I mosaici ricoprono gli archi delle pareti e l’intero soffitto. Sono rappresentate scene di caccia,  alcuni animali come leoni, pavoni, cervi, ma anche alberi esotici che richiamano un giardino rigoglioso. Chiaramente non ci troviamo più dentro una chiesa ma in una sala prettamente laica e le decorazioni, di chiara matrice islamica, fano riferimento al potere del re che si paragona a quello di un leone.

Il Castello della Zisa

Castello della Zisa - Mosaici

Il castello della Zisa nasce per volontà di Guglielmo I che vuole realizzare un sontuoso palazzo all’interno del vasto parco del Genoardo, adibito a luogo del sollazzo. Del sontuoso complesso originale purtroppo oggi rimane poco e in molti casi occorre lavorare di fantasia.

Gli unici mosaici rimangono nella sala della fontana, una sala interamente rivestita di marmo che creava giochi d’acqua. In ogni caso quel poco che ci rimane ci lascia vedere la decorazione tipica che abbiamo intravisto negli altri luoghi, con scene di caccia, grandi giardini e pavoni.

Data inizio costruzione: 1165
Dove si trova: Palermo, piazza Zisa

Il Duomo di Monreale

Duomo di Monreale

L’ultimo grande edificio costruito dai re normanni fu il Duomo di Monreale, a pochi km da Palermo e per volontà di Guglielmo II. La leggenda narra che il re fece costruire la chiesa nel punto esatto in cui gli era comparsa la Madonna in sogno, chiedendo così la grazia di un figlio come erede (grazie che non fu esaudita).

Il progetto è molto simile a quello di Cefalù, con l’unica differenza che qui la chiesa viene completata e interamente rivestita di mosaici, per un totale di 75oo metri quadrati di estensione. Non male vero! L’effetto avvolgente lo si coglie in pieno, nonostante le grandi dimensioni.

Nell’abside troviamo l’immancabile rappresentazione del Cristo Pantocratore in tutta la sua imponenza. Sotto troviamo la Madonna con gli angeli. Ai due lati sono posti i santi Pietro e Paolo con scene relative alla loro vita. Lungo le pareti laterali sono rappresentate scene dell’Antico Testamento, scene della vita e della passione di Cristo.

Tra i mosaici più belli sicuramente quello che rappresenta il re Guglielmo II nell’atto di donare il modellino della chiesa alla Madonna.

Data inizio costruzione: 1172
Dove si trova: Monreale (PA) piazza Guglielmo II

 

Informazioni su Giusy Vaccaro 109 Articoli
Laureata in Beni Culturali , attualmente sto proseguendo gli studi in Storia dell'Arte presso l'Università di Palermo. Dopo aver accumulato molti anni di esperienza nel settore dell'informatica, ho deciso di seguire la mia passione per la cultura e il territorio, fondando il blog ioamolasicilia.com, dedicato alla valorizzazione della Sicilia. Sono inoltre presidente dell'Associazione Culturale Pantarei che promuove eventi culturali e iniziative artistiche.

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