Napoli contemporanea: un itinerario tra gallerie, musei e storia

La prima volta che vedi Napoli  la ami o la odi, è stupefacente e inquietante, colorata e rumorosa, pensi di perderti e invece ti ritrovi in quel caos che somiglia tanto alla vita. Napoli metafora e paradigma delle nostre vite. 

Arrivi in aeroporto e devi già scegliere se farti trasportare da un tassista affabulatore che ti costerà una fortuna e non ti rilascerà ricevuta, o affidarti ai mezzi pubblici: una sfida. Una volta in centro se, da vero turista fai da te, ti ritrovi in Via Toledo, la sensazione sarà inizialmente di totale smarrimento; un fiume di gente ti travolge e ti circonda, mangiano tutti qualcosa di irresistibile; caldo, profumato, meravigliosamente fritto.  Ma se percorri poche centinaia di metri, verso il mare, allora ti si offre allo sguardo uno dei golfi più belli del mondo. Capri è un sogno ad occhi aperti, sembra emergere dalle acque per caso, in certi pomeriggi d’inverno sparisce e allora pensi che puoi anche averla solo immaginata. 

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Studio Tirisorio

Poi risali verso via Poerio e arrivi da Trisorio, una delle Gallerie d’arte storiche della città, una di quelle che hanno fatto di Napoli il più importante luogo di sviluppo e studio dell’arte contemporanea. Ha due sedi, una molto bella sulla Riviera di Chiaia, e rappresenta artisti di fama internazionale come Louise Bourgeois e Daniel Buren.

Fondazione Morra

 A Napoli negli anni settanta Joseph Boys incontrava Lucio Amelio, storico gallerista napoletano con cui avrebbe collaborato a lungo, oggi alla Fondazione Morra (altro nome storico di gallerista e collezionista napoletano) le loro foto raccontano un periodo fondamentale della storia dell’arte di quegli anni.

Thomas Dane Gallery

Thomas Dane Gallery NapoliNel quartiere Chiaia, in via Francesco Crispi, ha inaugurato di recente Thomas Dane Gallery, prestigiosa galleria londinese che ha scelto questa magnifica città come sua unica sede in Italia. La location è talmente bella che merita una visita anche se non si è interessati al contemporaneo. Poi ti sposti in via Gaetani e qui  trovi Lia Rumma, un nome che significa arte e cultura da poco con sede anche a Milano, fra i suoi artisti Anselm Kiefer, giusto per avere un’idea. 

Napoli contemporanea: lo studio di Jago

Napoli contemporanea JagoMolta arte è passata da Napoli, perché questa città coltissima, capace di sentire ciò che dà voce alle nostre paure, alle nostre priorità, alle nostre emozioni quando è vera arte, questa città ha un’anima moderna dentro un cuore antico; lo percepisci vagando per il centro quando pensi di fermarti ma non ci riesci perché senti che devi ancora scoprire, cercare, capire… presto ti rendi conto che  non conosci   la vera Napoli, che troppo manca perché tu possa dire “l’ho vista e l’ho capita”, allora cerchi un modo per arrivare al Rione Sanità e qui, fra stranieri che mangiano e fotografano, scopri Sant’ Aspreno ai Crociferi, chiesa barocca sconsacrata, oggi studio di Jago, il visionario scultore che ha scelto di fermarsi in questa città; un luogo a metà strada fra un museo e un laboratorio. In questa città che ancora una volta ispira e protegge nel suo caos affettuoso, che ti stringe in un abbraccio caldo; a volte troppo.

Le Gallerie d’Italia di Intesa San Paolo

Ora puoi tornare in Via Toledo dove hai trascurato Le Gallerie d’Italia di Intesa San Paolo, nella sede storica dell’ex Banco di Napoli, una straordinaria collezione permanente d’arte moderna; da Burri a Kounellis, da Fontana a Manzoni, e, periodicamente, splendide mostre che occupano il piano inferiore dell’edificio, fra le più belle degli ultimi anni quella dedicata ad Artemisia Gentileschi

Napoli contemporanea: il MADRE

Certo non puoi ripartire senza aver visitato il MADRE, Museo che deve il nome al Palazzo Donna Regina dove, quasi vent’anni fa, prese vita il progetto di portare l’arte  contemporanea dentro il cuore storico di Napoli. Un Museo strutturato su tre piani, che rispetta il luogo in cui è nato, offrendo una straordinaria rassegna di artisti in mostra permanente con installazioni personali che si susseguono nelle varie stanze, al primo piano pittura e all’ultimo piano le mostre temporanee che hanno sempre uno sguardo all’attualità e al sociale.

Museo Fialngeri a Palazzo Cuomo

Museo Filangeri di Napoli

Fuori dal Madre a pochi passi dal Duomo, inutile dire che San Gennaro merita una visita, il Museo Filangeri a Palazzo Cuomo, il palazzo che cammina dicono i napoletani. La storia è incredibile; la facciata del palazzo, alla  fine dell’ottocento, fu smontata e “ricostruita” un poco più avanti per evitarne la distruzione a causa dei lavori di allargamento di via Duomo: il principe Filangeri junior finanziò i lavori ed oggi le sue collezioni  fanno di questo museo uno dei luoghi più colti della città. Un gioiello imperdibile anche se non proprio d’arte contemporanea!

Fondazione Made in Cloister

Se vuoi finire in bellezza ti sposti a Porta Capuana, in una magnifica commistione di lingue e culture, visiterai un antico chiostro cinquecentesco oggi trasformato in museo a cielo aperto dalla Fondazione Made in Cloister che organizza periodicamente una Biennale d’arte contemporanea (Interaction Napoli) oltre a svariate iniziative culturali sempre legate all’arte sul territorio.

Il mio giro di Napoli finisce qui ma solo per il momento; prendo fiato perché troppa bellezza è insostenibile; domani è un altro giorno.

Informazioni su Mariella Anzalone 1 Articolo
Si è occupata di moda per molti anni, a Milano e in giro per il mondo, ma ha sempre coltivato la sua grande passione per l’arte. È laureata in Lingue e Letterature straniere e in Storia dell’arte. Il Novecento è il suo periodo storico artistico prediletto.

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