Cosa mangiare a Roma: piatti tipici della cucina romana

Cosa mangiare a Roma? Ecco i piatti tipici della cucina romana: dalla carbonara all’abbacchio; dalla coda alla vaccinara alla trippa. 

Diciamoci la verità, una volta oltrepassato il confine italiano è veramente difficile trovare luoghi in cui si riesce a mangiare altrettanto bene. La cultura del cibo da noi è sacra e lo dimostra l’enorme varietà di piatti tipici che contraddistinguono la cucina di ogni regione. Ed è proprio in virtù di tale costatazione che durante il mio ultimo viaggio a Roma ho cercato di assaggiare più piatti tipici possibili, anche se devo ammettere che ad un certo punto mi sono dovuta un po’ frenare. Perché in effetti la cucina romana, che si fonda prevalentemente su piatti semplici e con pochi e genuini ingredienti, è piuttosto pesante e non adatta ad essere consumata tutti i giorni e a tutti i pasti. Essendo in vacanza mi sono potuta concedere molti “lussi”, ma non credo che una dieta simile sia sostenibile a lungo tempo. Ma forse questo vale un po’ per tutte le cucine.

Cosa mangiare a Roma: cacio e pepe, gricia, amatriciana e carbonara

Cosa mangiare a Roma: carbonaraI 4 primi piatti tipici della cucina romana, ovvero cacio e pepe, gricia, amatriciana e carbonara, sono molto simili tra loro. È incredibile come basti togliere o aggiungere un semplice ingrediente per cambiare completamente il risultato finale.

Nella Cacio e Pepe, come dice la parola stessa, ci sono 2 ingredienti: il cacio, ovvero il pecorino romano, ed il pepe. Ma la semplicità degli ingredienti non deve trarre in inganno, perché l’ottima riuscita del piatto si basa principalmente nella creazione di una deliziosa e fluida cremina con il formaggio e l’acqua di cottura della pasta, ricca di amido. Semplice ma non facile!

Altro primo piatto famosissimo sono i Bucatini all’Amatriciana, nati ad Amatrice e amatissimi nella capitale.  Gli ingredienti qui aumentano, ma sempre pochi restano. Si introduce il guanciale, molto caro ai romani, fatto un po’ appassire nell’olio d’oliva, al quale si aggiunge il pomodoro ed un pizzico di peperoncino, formando così una salsa gustosa. Non può mancare la spolverata abbondante di pecorino romano.

La Gricia è la versione semplificata dell’amatriciana: gli ingredienti sono gli stessi, manca solo il pomodoro.

E concludiamo con gli Spaghetti alla Carbonara, una delle eccellenze della cucina italiana, poco adatta agli stomaci deboli! All’immancabile guanciale si aggiunge una crema formata da uova crude e abbondante formaggio grattugiato, che non deve essere né troppo liquida né troppo densa. Conclude il piatto una spolverata abbondante di pepe nero che ricorda il carbone.

Cosa mangiare a Roma: trippa, fagioli con le cotiche, abbacchio

Cosa mangiare a Roma: trippaAnche i secondi piatti non sono certo da meno. Il mio piatto preferito, adatto solo a stomaci forti (perché di stomaco stiamo parlando) è la Trippa alla Romana, fatta prima abbondantemente bollire in acqua e poi finita di cuocere con sugo di pomodoro e tanto formaggio. Io la adoro ma mi rendo perfettamente conto che non è amata da tutti. Tuttavia è il piatto ideale per lasciarsi andare alla famosa scarpetta.

Degna anche essa di scarpetta e sempre un po’ “strong” è la Coda alla Vaccinara, ovvero coda di vitello fatta cuocere nel sugo. La caratteristica tipica di questa carne è la sua tenerezza ed il fatto che si stacca dall’osso con facilità.

Cosa mangiare a Roma fagioliTra i secondi più tradizionali ci sono l’Abbacchio, ovvero agnello, cucinato al forno oppure sulla griglia, detto anche alla Scottadito; i Saltimbocca alla Romana, ovvero fettine di vitello e prosciutto fritte nel burro; i Fagioli con le Cotiche, ovvero fagioli cucinati assieme alla cotenna del maiale; gli Arrosticini di Carne ed ovviamente la Porchetta.

Cosa mangiare a Roma: supplì, carciofo alla giudia e fave e pecorino

suppli

Ma la cucina romana non è solo carne. Ci sono i prodotti tipici delle varie stagioni che vengono valorizzati in piatti eccellenti, come il Carciofo alla Giudia fritto in olio caldo, i Fiori di Zucca anche essi fritti, Fave e Pecorino, ed i Supplì.

E per dolce?

Cosa mangiare a Roma: crostata-viscioleNon mi dite che dopo tutto quello che vi siete mangiati avete anche voglia del dolce? Vabbé siamo in vacanza, concediamocelo. Io non amo i dolci “troppo dolci”, forse è per questo che ho amato la Crostata di Ricotta e Visciole, molto delicata, formata da uno strato di pasta frolla, uno di visciole ed uno di ricotta. Buonissima.

Se invece amate i dolci più strutturati ci sono i Maritozzi con la Panna, ovvero dolci e morbidi panini farciti con panna montata che solitamente si mangiano a colazione.

E d’estate, quando il caldo si fa torrido, non perdetevi la Grattachecca, ghiaccio tritato addizionato con frutta, sciroppi e succhi, solitamente servita nei chioschi sparsi per tutta la città.

Informazioni su Giusy Vaccaro 107 Articoli
Laureata in Beni Culturali , attualmente sto proseguendo gli studi in Storia dell'Arte presso l'Università di Palermo. Dopo aver accumulato molti anni di esperienza nel settore dell'informatica, ho deciso di seguire la mia passione per la cultura e il territorio, fondando il blog ioamolasicilia.com, dedicato alla valorizzazione della Sicilia. Sono inoltre presidente dell'Associazione Culturale Pantarei che promuove eventi culturali e iniziative artistiche.

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