Partecipare al social brunch di Sonia Peronaci: un’esperienza surreale ma bella

Uno degli aspetti più interessanti dell’andare a vivere da soli, almeno per quello che mi riguarda personalmente, è la possibilità di potere finalmente cucinare per conto proprio. Sono cresciuta in una famiglia molto tradizionale, legata solo ed esclusivamente ad alcuni piatti, cucinati e mangiati sempre allo stesso modo, senza alcuna variazione sul tema. E per una persona come me, curiosa, sempre pronta sia a sperimentare che a mettersi alla prova, la cucina di casa è stata piuttosto castrante. Non potete immaginare la gioia che ho provato quando finalmente ho avuto a disposizione dei fornelli ed una dispensa che potevo riempire a mio  piacimento. È vero, non avevo basi solide e le mie conoscenze erano piuttosto limitate, ma grazie alla mia passione, alla mia cocciutaggine e soprattutto ad internet, che mi ha dato libero accesso a migliaia e migliaia di ricette di tutto il mondo, ho imparato a cucinare. Magari i miei piatti non saranno degni della cucina di Master Chef, ma sia il mio palato sia quello dei miei commensali non si possono di certo lamentare!

Sono trascorsi oramai 15 anni dalle mie prime sperimentazioni culinarie. 15 anni di ricette, di piatti che mi riescono sempre bene ed altri che invece non faccio altro che sbagliare, di food blog creati, disfatti, ricreati e poi ridisfatti, di trasmissioni di cucina seguite quasi con devozione, di esperienze e di vita  a 360°. Eppure se fino a poco tempo fa mi avessero detto che un giorno avrei partecipato al social brunch della donna che in molte occasioni ha salvato la mia cena, probabilmente non gli avrei creduto e gli avrei riso in faccia. Ma la vita è così, riesce a sorprenderti quando meno te lo aspetti, le cose accadono e tutto ciò che puoi fare è goderti le esperienze, trarne il meglio, trasformare le emozioni in ricordi bellissimi che quando vengono rievocati scavano un sorriso profondo.

Che cosa ci facciamo io e MasceChef al social brunch di Sonia Peronaci? Questa è una lunga ed incredibile storia, che meriterebbe di essere raccontata con minuzia di dettagli, ma non adesso, non è ancora il suo momento. Adesso è il momento di raccontare di questa giornata, di una Milano vestita di Natale che ci accoglie con 0° (a Palermo ce ne erano 17°!); di un giro turistico durato troppo poco, che ha stimolato la mia curiosità e la voglia di tornare per ammirare tutte le cose bellissime che mi sono persa; della Sonia Factory, un luogo caldo ed accogliente non soltanto per le temperature finalmente più umane; e di questa esperienza, che qualcuno di mia conoscenza avrebbe definito surreale ma bella!

Sonia Peronaci non ha certo bisogno di presentazioni. Ha praticamente insegnato a cucinare ad una intera generazione di internauti, ha trasformato la sua passione per la cucina in un lavoro ed è diventata un modello di riferimento sia per chi è semplicemente alla ricerca di piatti sfiziosi da portare a tavola, sia per chi vuole emulare le sue gesta. I social brunch, che Sonia organizza tutti i mesi, sono un momento di aggregazione, di condivisione, di incontro e di scambio. E cosa più del cibo è capace di aggregare ed unire le persone?
Bisogna ammettere che di cibo ce ne era in abbondanza, talmente tanto che è stato impossibile assaggiare tutto. Personalmente ho adorato gli gnocchi ripieni, le polpette, l’insalata di grano saraceno, la parmigiana di melanzane, le tartellette con crema pasticciera, la panna cotta ai frutti di bosco e tante altre cose che potete ammirare nella fotogallery. E poi vedere realizzati certi piatti dal vivo, e non più attraverso uno schermo, potere fare delle domande dirette e poterli alla fine anche assaggiare, non ha prezzo!
Tra le cose più spettacolari sicuramente la preparazione del gelato con l’azoto liquido: stupefacente!

E’ stato strano ritrovarsi in questo che un tempo era anche il mio mondo, fatto di tanti food blogger, ex concorrenti di Bake Off ed appassionati di cucina che ogni giorno pubblicano e condividono sui social i piatti che preparano. Adesso non conosco quasi più nessuno, eccezion fatta per Rosalind, Malindi e Tony, concorrenti della scorsa edizione di Bake Off, e Mattia Poggi che diventa sempre più bello ogni giorno che passa (ma questo non lo dite a MasceChef…).

Mi sono ricordata dei tempi andati, di quando anche io cucinavo, impiattavo, fotografavo e condividevo, ma anche dell’ansia che provavo a causa del mio bisogno ossessivo compulsivo di perfezione e di quanto questa smania mi abbia fatto allontanare da tutto questo. Vedere tutte queste persone così gioiose e accoglienti mi ha fatto tornare la voglia di cucinare e di sperimentare, la stessa che ha animato la mia cucina quando oramai tanto tempo fa sono andata a vivere per conto mio. Perché in fondo la cucina è gioia e non stress, è amore e non tormento, è condivisione e non solitudine. E da tutto questo oggi voglio ripartire, da questa esperienza che mi ha trasmesso tanto, che mi ha fatto sentire a mio agio, che ha reso ogni cosa così normale, così genuina, così semplice, tanto da trasformare i pensieri negativi in sciocche elucubrazioni mentali.

Sì, voglio tornare a cucinare con più amore e passione, e voglio continuare  a vivere esperienze come questa, surreale ma bella.

Informazioni su Giusy Vaccaro 104 Articoli
Laureata in Beni Culturali , attualmente sto proseguendo gli studi in Storia dell'Arte presso l'Università di Palermo. Dopo aver accumulato molti anni di esperienza nel settore dell'informatica, ho deciso di seguire la mia passione per la cultura e il territorio, fondando il blog ioamolasicilia.com, dedicato alla valorizzazione della Sicilia. Sono inoltre presidente dell'Associazione Culturale Pantarei che promuove eventi culturali e iniziative artistiche.

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