Diario di viaggio Puglia e Basilicata alla scoperta della Valle d’Itria e di Matera

Polignano a Mare scogliera

Adoro i ponti di primavera perché mi permettono di viaggiare durante la stagione più bella dell’anno. In questo periodo infatti le temperature sono gradevoli, il freddo dell’inverno è oramai un lontano ricordo e le calde temperature estive sono ancora ben lontane. Inoltre le giornate si allungano, i cieli sono tersi e limpidi, i prati fioriti e dovunque si respira un’aria gradevole. Come resistere alla tentazione di un bel viaggetto? Io non ho resistito e quest’anno per il lungo ponte del 25 aprile ho deciso di varcare i confini della mia Sicilia (anche se sono rimasta al sud) e visitare due regioni che non avevo mai visto prima: Puglia e Basilicata. Il mio si può considerare un assaggio, perché mi sono resa conto che ci sono davvero tante cose da vedere e da fare, però sono tornata a casa con tante belle esperienze e la voglia di tornarci quanto prima per ampliare la conoscenza.
Mi sono concentrata sulla Valle dell’Itria, con una puntatina a Matera.

Il viaggio non è stato dei più agevoli. Arrivare in Puglia dalla Sicilia non è semplicissimo. I voli aerei diretti non sono frequenti, occorre fare scalo ed i prezzi non sono sempre alla portata di tutti; il treno è improponibile, con i suoi 5 cambi che scoraggerebbero il più paziente dei viaggiatori; il pullman potrebbe essere una valida alternativa, costa poco e dura circa 10 ore. Alla fine abbiamo optato per l’auto, più che altro per una questione di comodità, perché è l’unico modo per spostarsi agevolmente da una località all’altra.

Durante questo viaggio ho rispolverato la mia reflex, la Canon 6D che ho utilizzato sempre con il Canon ED 17-40. Ebbene sì, ho lasciato a casa la mirrorless, perché sentivo il bisogno di scattare come ai vecchi tempi. Se ho fatto bene? Direi assolutamente di sì.

In questo piccolo diario vi racconto le tappe del mio viaggio e le mie impressioni. Nei prossimi articoli vi racconterò in maniera più dettagliata i singoli luoghi.

Primo giorno: Polignano a Mare, Ostuni e Alberobello


Polignano a Mare scoglieraI giorni a disposizione sono pochi e le cose da vedere tante, per questo abbiamo cercato di ottimizzare i tempi il più possibile. La prima tappa del nostro tour odierno è Polignano a Mare, località balneare tra le più apprezzate in Puglia, nonché città natale di Domenico Modugno, come ci ricorda una statua in bronzo alta circa 3 metri posta in piazza. Avevo visto tante cartoline di questa località, soprattutto della sua famosissima spiaggetta e della scogliera che la circonda, ma devo ammettere che vederla dal vivo è tutta un’altra cosa. Solo così ci si rende conto della sua maestosità e della sua bellezza.
Anche il borgo è molto carino, con le sue viuzze strette, i negozietti ed i numerosi locali, che ti danno quella piacevole sensazione di ritmi calmi e rilassanti. E noi una sosta ce la siamo concessa, da Pescaria, uno dei ristoranti più amati della città, come dimostra la lunga fila prima di entrare. Qui tante specialità a base di pesce crudo abbinate ai formaggi tipici pugliesi come la burrata e la stracciatella. Abbinamento che non avrei osato immaginare e che invece è stato vincente.

Ostuni CattedraleDopo pranzo ci spostiamo ad Ostuni, a circa 50 km da Polignano, una delle mete turistiche più visitate della zona. Non siamo ancora in alta stagione, manca ancora il turismo di massa, per questo non abbiamo problemi a trovare parcheggio e a camminare lungo le stradine del centro storico medievale, caratterizzato dalle abitazioni imbiancante con la calce. Non a caso Ostuni è stata definita “La Città Bianca“. Passeggiare  lungo le strade del centro storico è molto piacevole, anche se bisogna ammettere che le stradine in salita ed il sole cocente di oggi ci mettono a dura prova. Meglio concedersi una pausa con the freddo e granita.

Trulli di AlberobelloOramai il sole tramonta più tardi e con le giornate più lunghe decidiamo di approfittarne per vedere ancora un’altra bellissima città della zona, ovvero Alberobello, a poco più di 30 km da Ostuni. Alberobello è famosa per i trulli, queste particolari abitazioni a forma conica realizzate con la roccia calcarea dell’altopiano delle Murge. Prima di arrivare ad Alberobello di trulli ne vediamo tanti, disseminati lungo la strada, sparsi un po’ qua e là. Anche in questo caso non facciamo fatica a trovare parcheggio e dopo pochi minuti a piedi raggiungiamo il centro storico per rimanere ammaliati dal bellissimo colpo d’occhio. Il centro infatti è un’ apoteosi di trulli, un villaggio affascinante ed incredibile, che sembra quasi uscito dal mondo dei cartoni animati. Passeggiamo lungo le strade del Rione Monti, mangiamo un pasticciotto, saliamo sul tetto di un trullo per ammirare la città dall’alto, ci godiamo l’atmosfera particolare di questo luogo.

Ma il sole comincia a calare e la stanchezza si fa sentire. Meglio tornare alla base per riposare. Dopotutto domani è un altro giorno.

Secondo giorno: Trani e Bari Vecchia


Trani CattedraleLa giornata di ieri è stata appagante ma allo stesso tempo stancante, e per questo oggi cerchiamo di prendercela con calma. Di mattina decidiamo di visitare Trani, La Perla dell’Adriatico, città medievale che si snoda attorno al suo porticciolo. Di Trani ho un ricordo prettamente televisivo. Tempo fa infatti seguivo una trasmissione culinaria, Giorgione porto e cucina, e le puntate furono girate proprio a Trani, che vanta una storica tradizione di pescatori. E di pescatori ne incontriamo parecchi, ognuno col suo “bottino” di pesce fresco appena pescato messo lì in bella mostra e pronto per essere acquistato. C’è davvero il ben di Dio! Simbolo di Trani è la sua cattedrale romanica, che si affaccia proprio sul mare, davvero molto suggestiva. Ma quel pesce richiama troppo la mia attenzione, alla fine cedo alla tentazione, compro un kg di gamberoni, torno a casa e preparo un piatto di tagliatelle da leccarsi i baffi, definita “da ristorante” dagli altri commensali. Sono soddisfazioni!

Bari Chiesa di S. NicolaNel pomeriggio visitiamo Bari, capoluogo della Puglia. Posteggiamo sul lungomare, di fronte alla ruota panoramica di recente istallazione, passeggiamo lungo il litorale, ci addentriamo verso il centro, visitiamo la Cattedrale di San Nicola ed arriviamo a Bari Vecchia, antico borgo cittadino. In passato Bari Vecchia era considerata piuttosto pericolosa, ma oggi le cose sono cambiate, è un luogo molto frequentato dai turisti, molto caratteristico. Qui ci lasciamo travolgere dal richiamo dello street food locale ed assaggiamo prima le sgagliozze (polenta fritta alla barese) da Maria a Barivecchia, poi la focaccia alla barese all’affollatissimo panificio Santa Rita, ed infine i panzerotti da Cibò. Mi pare che la giornata sia stata molto più che soddisfacente!

Terzo giorno: Matera


Matera dall'altoL’ultimo giorno dell nostro viaggio lo dedichiamo ad una città che desideravo visitare da tanto tempo e che è una delle mete consigliate del 2018, ovvero Matera. Ci spostiamo quindi nella vicina Basilicata ed anche in questo caso riusciamo a trovare facilmente parcheggio libero. Spesso accade che le cose che desideriamo di più visitare finiscono per deludere le nostre alte aspettative. Ebbene Matera non rientra in questa categoria perché mi è piaciuta tantissimo.
E’ molto difficile descrivere Matera. Bisogna visitarla e vederla con i propri occhi perché esce completamente da tutti gli schemi, è un luogo che va al di là di ogni più fervida immaginazione. Matera è costruita su due grandi sassi: il Sasso Caveoso ed il Sasso Barisano. Il Sasso Caveoso lo abbiamo visitato  con una guida locale che ci ha portati fin dentro alle antiche abitazioni. E’ incredibile come l’uomo sia riuscito a rendere in qualche modo vivibile un luogo così ostile, riuscendo persino a costruire delle chiese dentro alle rocce.
Panoramica Matera dal Parco delle MurgiaIl Sasso Barisano non siamo riusciti a vederlo perché ci siamo resi conto che un solo giorno per visitare Matera è troppo poco. La città non è piccola e soprattutto non è facile affrontare le sue numerose salite e discese che mettono a dura prova anche i fisici più allenati. Spero veramente tanto di tornarci e di dedicarci molto più tempo, se non altro per assaporare le sue suggestive atmosfere.
Nel tardo pomeriggio ci siamo spostati nel parco delle chiese rupestri della Murgia per ammirare tutta Matera dall’alto. Non è stato facile arrivare, il navigatore ci ha portati da tutt’altra parte facendoci perdere molto tempo, ma siamo riusciti ad arrivare giusto in tempo per goderci il tramonto e le prime luci della sera. Spettacolo allo stato puro! Una vista così ti riempie il cuore di gioia.
Anche oggi è tempo di tornare alla base. Domani ci aspetta il lungo viaggio di ritorno verso casa. Siamo stanchi ma molto felici perché questo viaggio ci ha insegnato che l’Italia  è un luogo meraviglioso, capace di stupire sempre, angolo dopo angolo.

Informazioni su Giusy Vaccaro 104 Articoli
Laureata in Beni Culturali , attualmente sto proseguendo gli studi in Storia dell'Arte presso l'Università di Palermo. Dopo aver accumulato molti anni di esperienza nel settore dell'informatica, ho deciso di seguire la mia passione per la cultura e il territorio, fondando il blog ioamolasicilia.com, dedicato alla valorizzazione della Sicilia. Sono inoltre presidente dell'Associazione Culturale Pantarei che promuove eventi culturali e iniziative artistiche.

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